
Itinerario gastronomico alla scoperta delle specialità romane
Roma è famosa in tutto il mondo per i monumenti, le chiese e le opere d’arte ma anche e soprattutto per la sua grande tradizione culinaria. Quella romana è una cucina genuina fondata su ingredienti semplici e spesso umili, di derivazione rurale e contadina. Ma è comunque una cucina ricca di sapori che esprime tutta la sua gustosa varietà. Che si tratti di soddisfare dei languorini o di placare la fame, la Città Eterna ha molto da offrire dal punto di vista culinario.
Scopriamo insieme le specialità della cucina romana.
L’Italia è il cuore mondiale dello street food e la capitale non fa eccezione. Già nell’antica Roma, la cultura del cibo da strada era assai diffusa. Uno dei capisaldi della cucina capitolina è la pizza romana, che si contraddistingue per la sua croccantezza e viene detta anche “scrocchiarella”. Venire a Roma e non assaggiarla è come ammettere di non aver visitato il Colosseo. Un’altra specialità è la pizza e mortazza, ovvero la pizza bianca ripiena di mortadella. L’ultimo nato tra gli street food è il trapizzino, una semplice pizza tagliata a forma di tramezzino riempita con i condimenti simbolo della gastronomia romana. Oltre alla pizza, pure i fritti rientrano nella tradizione, tra i quali si segnalano i filetti di baccalà, i fiori di zucca farciti con mozzarella e alici e ovviamente il supplì, una deliziosa crocchetta di riso al pomodoro con un morbido cuore di mozzarella filante.

Il regista Federico Fellini diceva “La vita è una combinazione di pasta e magia” e Roma è la città giusta per ritrovare questa combinazione. La cucina tipica romana è infatti ricca di primi piatti gustosi. Tra questi vi sono: i rigatoni alla carbonara, preparati con un condimento a base di uova, guanciale e pecorino romano; i tonnarelli cacio e pepe, a base di pecorino romano e pepe; le mezze maniche alla gricia, che rispetto alla cacio e pepe prevedono l’aggiunta del guanciale; i bucatini all’amatriciana, con pomodoro, guanciale e pecorino; e gli gnocchi alla romana, fatti col semolino, passati nel burro e parmigiano e poi finiti al forno. Non mancano le minestre, tra le quali spicca quella di broccoli e arzilla (l’arzilla è il termine dialettale che identifica il pesce razza).
Tra i secondi tante ricette a base di carne. Uno dei prodotti più caratteristici della cucina romana è l’abbacchio, ossia un agnello giovane, ancora lattante o da poco slattato. Può essere gustato: a scottadito, cioè cotto su una griglia o brace rovente e mangiato caldo, al forno con le patate, al tegame con le olive o al limone. Tra i secondi di terra, vi consigliamo di provare anche la trippa alla romana, la coda alla vaccinara e i saltimbocca alla romana. Tra le specialità di pesce: le seppie con i piselli, il baccalà con le patate e il tortino di alici e indivia. Altro protagonista della cucina capitolina è il carciofo, che può essere preparato: alla giudía, ossia fritto in olio bollente; o alla romana, cotto in tegame.
E per finire i dolci, tra i quali spiccano: i maritozzi, che altro non sono che dei soffici panini dolci farciti con panna montata; i bignè di San Giuseppe, ripieni con crema pasticcera; e la crostata di visciole, una tipologia di ciliegie molto gustose.
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